L’edizione 2019 della 24 ore di Daytona si è conclusa dopo 23 ore e cinquanta minuti di cui appena 14 ore di gara effettiva. La pioggia torrenziale che ha condizionato la seconda metà di gara ha portato per la prima volta ad una lunga doppia bandiera rossa nella classica della Florida.
Il Wayne Taylor racing coglie così il secondo successo in tre edizioni, il primo al debutto avvenne nel 2017, con la Dallara-Cadillac guidata da Kamui Kobayashi, Jordan Taylor, Renger Van der Zande e Fernando Alonso.
La nuova carriera di Fernando Alonso lontano dalla Formula 1 comincia nel migliore dei modi con una bella vittoria in una delle gare classiche e storiche del panorama endurance, la 24h di Daytona al volante della Cadillac DPi del Wayne Taylor Racing. Il talento e l’esperienza del due volte campione del mondo spagnolo sono stati essenziali in vista delle condizioni meteo avverse che si sono verificate a causa alla pioggia battente. Alonso ha conquistato la prima posizione poco prima del finale di gara sull’altra Cadillac condotta da Felipe Nasr.
La 24h di Daytona ha visto una prima sospensione dopo 17 ore. Una pausa di due ore per consentire alla pista per rientrare nelle condizioni minime di sicurezza. L’ottimismo degli organizzatori alla ripartenza è stato ripagato con incidenti, ed una gara che andava avanti con una scarsissima visibilità, condizioni che hanno consentito all’esperto Alonso di recuperare dalla sesta posizione fino alla seconda ed ultima interruzione.
L’ex-pilota bolognese Max Angelelli, vincitore assoluto con la Cadillac DPi-V.R del Wayne Taylor Racing del Campionato IMSA 2017, della categoria Prototipi e della 24 Ore di Daytona, era stato premiato da Cavauto in occasione del Motorshow 2017, per i risultati ottenuti nel corso della sua carriera.